Comfort Zone
Immagini di Angelina Chavez | testo Anita Cherubina Bianchi
Lei aveva capito ed avendo capita era fatta pensò. Scoprì presto che non era così. Aveva capito sì ma stava aspettando. Forse di dimostrarlo con effetto a sorpresa, di certo non a qualcuno, perché non è a qualcuno che si dimostrano certe cose. Forse temporeggiava. Perdere tempo fa comodo. Forse entrambe. Forse qualcos’altro ancora.
Lei era lì.
Seduta su quella sedia al centro della stanza da molto tempo, sempre difficile da quantificare. Lo faceva tutti i giorni. Al centro esatto di quella stanza quasi vuota. Pronta per uscire, ma decisamente lontana dal farlo. La fronte corrucciata ma non arrabbiata, solo molto concentrata. Incastrata in quella consapevolezza sufficientemente matura, ma mai abbastanza, e sapeva che stava correndo il rischio di fare la fine di un frutto troppo maturo, che ad un certo punto cade dall’albero. Libero ma marcio.
Sarebbe stato così triste.
Alle sue spalle un rumore forte e potente. Un botto. Secco.
Non si girò subito. Si prese del tempo. Aveva capito, ma non voleva ancora capire, perché pensava di sapere cosa sarebbe successo dopo, ma in realtà lo sperava e basta, e non ne era nemmeno così certa di sapere cosa sperava, e alla fine anche se aspettava un segnale, non era certa di volerlo davvero, non era certa di essere pronta.
Non voleva marcire appesa ad un albero, no certo che no, ma ora che il momento poteva essere arrivato aveva paura, e la paura fa proprio ridere, pensò, perché adesso stava cercando di convincersi che tutto sommato non doveva essere così male marcire appesa ad un albero.
Poi all’improvviso sorprendendosi, lei si girò e lo vide.
Era caduto il quadro.
L’unico oggetto in quella stanza oltre la sedia. Un quadro che aveva comprato ad un mercatino in un giorno di tempo felice. Era caduto. E basta. Di botto. Secco. Senza preavviso. Senza dubbi. Perché è così che succede.
Si alza ed esce.
Rumore di porta che si chiude alle sue spalle. Lei cammina per le strade che non conosce o forse non riconosce. E tutto ha un sapore diverso. Nuovo. É buono.
Sorride.